L’inaugurazione della sede di Barletta Puglia segna l’espansione del movimento sociale nel segno della linea tracciata dalla federazione di Bari ed accettata a livello regionale e nazionale. Ricreare una casa di italiani con varie sensibilità ma accomunate dall’unico sentimento di amore per la patria ed il popolo italiano, che deve ritornare ad essere sovrano è libero.
Coniugare il progresso con la libertà nella visione della socializzazione politica è possibile ed è compito degli unici eredi del msi-dn di Almirante tornare a riproporlo, coltivarlo e diffonderlo nella popolazione, per una nazione grande e forte.
Per una Grande Italia !!!
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lunedì 13 gennaio 2020
sabato 4 gennaio 2020
Eliminazione generale Solemani, grave vulnus per la stabilità del Mediterraneo.
L' uccisione del generale iraniano getta il medioriente in una forte instabilità denotando ancora una volta la divisione tra sciiti e sunniti appoggiati dagli USA e suoi alleati dell'area.
La politica d'oltre oceano segna ancora una volta una miopia ed arroganza che nei prossimi giorni darà vita ad una forte instabilità.
Uccidere un nemico indicandolo come un terrorista e non riconoscendo il livello dello scontro tra ideologie politiche è ancora una volta segno di immaturità ed incapacità di geopolitica. Siriani, iraniani ed iracheni che si compatteranno ancora di più in un unico blocco anti ISIS ed anti sunniti e sionisti.
Se gli americani chiederanno all'Italia un appoggio nell'area, esso va negato, per manifesta incapacità.
Difronte allo scenario che ora si va delineando con l'altro fronte libico dove i due schieramenti si contrappongono è realmente preoccupante, dove da una parte ci sono i contractor russi e dall'altra il finto nemico americano turco; ma in tutto questo l'Italia e la incapace Europa stanno a guardane come un marito impotente guarda la moglie con un altro uomo. Siamo davvero in una piccola Italia ed in una impotente Europa.
Ricordiamo che il Mediterraneo è mare nostrum e che tutto ciò che avviene deve importarci con scelte di campo ed azioni militari di un certo spessore. E' ritornato il momento di mobilitare e riacquistare un area di influenza e tolleranza che ci assicuri la massima protezione. E questo possiamo farlo solo con l'uso delle armi e dei nostri soldati, creare una zona cuscinetto tra Libia e isole greche.
Cosa questa che sarà ardua per la nostra Nazione visti i governi di poltronari che si sono succeduti negli anni, incapaci di una decisione autonoma e che invocano sempre la NATO, che da statuto non impedisce la risoluzione autonoma delle nazioni, potendo ben fare l'Italia ciò che fa Isdraele per garantirsi l'inviolabilità del territorio.
la situazione è alquanto esplosiva ed il nostro ministro degli esteri non si vede, non si sente, non è capace di organizzare una azione diplomatica, ma evidentemente aspetta istruzioni.
E' necessaria una patria più spartana e capace di combattere, i VENTI DI GUERRA si avvicinano e devono trovarci preparati.
La politica d'oltre oceano segna ancora una volta una miopia ed arroganza che nei prossimi giorni darà vita ad una forte instabilità.
Uccidere un nemico indicandolo come un terrorista e non riconoscendo il livello dello scontro tra ideologie politiche è ancora una volta segno di immaturità ed incapacità di geopolitica. Siriani, iraniani ed iracheni che si compatteranno ancora di più in un unico blocco anti ISIS ed anti sunniti e sionisti.
Se gli americani chiederanno all'Italia un appoggio nell'area, esso va negato, per manifesta incapacità.
Difronte allo scenario che ora si va delineando con l'altro fronte libico dove i due schieramenti si contrappongono è realmente preoccupante, dove da una parte ci sono i contractor russi e dall'altra il finto nemico americano turco; ma in tutto questo l'Italia e la incapace Europa stanno a guardane come un marito impotente guarda la moglie con un altro uomo. Siamo davvero in una piccola Italia ed in una impotente Europa.
Ricordiamo che il Mediterraneo è mare nostrum e che tutto ciò che avviene deve importarci con scelte di campo ed azioni militari di un certo spessore. E' ritornato il momento di mobilitare e riacquistare un area di influenza e tolleranza che ci assicuri la massima protezione. E questo possiamo farlo solo con l'uso delle armi e dei nostri soldati, creare una zona cuscinetto tra Libia e isole greche.
Cosa questa che sarà ardua per la nostra Nazione visti i governi di poltronari che si sono succeduti negli anni, incapaci di una decisione autonoma e che invocano sempre la NATO, che da statuto non impedisce la risoluzione autonoma delle nazioni, potendo ben fare l'Italia ciò che fa Isdraele per garantirsi l'inviolabilità del territorio.
la situazione è alquanto esplosiva ed il nostro ministro degli esteri non si vede, non si sente, non è capace di organizzare una azione diplomatica, ma evidentemente aspetta istruzioni.
E' necessaria una patria più spartana e capace di combattere, i VENTI DI GUERRA si avvicinano e devono trovarci preparati.
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